Sì, lo confesso, l’ho fatto anch’io.

Sì, lo confesso, l’ho fatto anch’io. Ho letto il giornale, ho incontrato realtà drammatiche, ma non mi sono scomposto più di tanto.

Perché mi hanno guidato ad identificare i responsabili, a denigrare questo o quel partito, ad avere sospetti su questa o quella autorità.

Così ho chiuso il giornale e mi sono sentito bene, come prima;

io, in fondo, non ero parte in causa.

Sì, lo capisco bene, che in ogni cosa è nascosto un avvertimento,

un segno che potrei raccogliere, perché anch’io devo fare la mia

parte prima che sia troppo tardi,

perché anch’io devo trovare un rimedio prima che il male incancrenisca,

perché anch’io devo rimediare ad uno sbaglio

prima che il disastro cresca a vista d’occhio.

Signore, oggi tu mi chiedi di non rinviare la mia conversione,

di pensare sul serio ad un cambiamento,

di decidermi a fare qualcosa di nuovo, quello che mi chiedi tu.

La tua pazienza è grande, il tuo amore è pronto al perdono,

la tua misericordia è inesauribile,

ma è anche alto il rischio di sbagliare tutto, di rovinare ogni cosa,

di tagliarmi fuori dal Regno.

(Roberto Laurita)