Senza lo Spirito del Signore la Parola di Dio è una lettera morta, roba da archeologi. La Liturgia diviene una sterile cerimonia. La preghiera si fa pensiero della terra. Manca di ogni trascendenza. La Chiesa si trasforma in una istituzione priva di significato. Il ministero ordinato manca di quella grazia efficace operatrice di conversione e di salvezza. Il cristiano è una maschera senz’anima. Anche Cristo senza lo Spirito che lo vivifica nei cuori diviene un reperto da museo. Tutte le nostre chiese prive di Lui divengono sarcofagi di una redenzione inutile. Lo Spirito è la verità e la grazia sempre nuove e vivificanti di Gesù Signore, nella Chiesa una, santa, cattolica, apostolica.
Amo vedere lo Spirito Santo come un eccellente ritrattista che ogni giorno ritrae Cristo Crocifisso nel corpo di ogni discepolo che come creta si pone nelle sue mani. È un ritratto sempre nuovo, diverso da quelli già esistenti. Però nella verità più piena. Per questo Gesù ci ha lasciato il suo Santo Spirito. Come ha trasformato la sua vita nella carne a perfetta immagine del Padre nella carità, nella verità, nella misericordia, così dovrà trasformare ogni vita ad immagine perfetta di Cristo Crocifisso. È Cristo tutta la verità che Lui dovrà dipingere nel nostro corpo.
Con lo Spirito santo la vita diviene un viaggio verso una novità sempre più nuova. Una pallida idea della sua guida ci viene offerta dal Libro della Sapienza. Quanto l’autore dice della Sapienza, può essere senza alcun dubbio applicato allo Spirito del Signore.
Lui però è sempre infinitamente oltre:
In lei (Sapienza) c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che può tutto e tutto controlla, che penetra attraverso tutti gli spiriti intelligenti, puri, anche i più sottili. La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento, per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa. È effluvio della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria dell’Onnipotente; per questo nulla di contaminato penetra in essa. È riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e immagine della sua bontà. Sebbene unica, può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso i secoli, passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti. Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza. Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione, paragonata alla luce risulta più luminosa; a questa, infatti, succede la notte, ma la malvagità non prevale sulla sapienza
(Sap 7,14-30).