Il termine Islam significa abbandono, sottomissione totale e incondizionata ad Allah (Dio).
Il termine musulmano deriva da muslim che è participio del verbo salima, «sottomettersi», il cui infinito è appunto islam.
Dunque l’islamismo è un monoteismo senza compromessi e relativamente semplice, rafforzato dalla proibizione di rappresentare con immagini la divinità.
Allah creò gli esseri umani («quindi aveva fatto di essi una coppia, il maschio e la femmina») e nel giorno del giudizio sarà giudice supremo.
Egli è creatore anche degli atti umani e pertanto salva e danna chi vuole, anche se nel Corano vi sono passi che non escludono la responsabilità e libertà umana.
Alla fine dei tempi, dopo grandi catastrofi naturali come terremoti, incendi, oscuramento del sole e caduta delle stelle, alcuni saranno destinati al paradiso (al-ganna, il giardino) ed altri al castigo dell’inferno (an-nar, il fuoco).
Intorno ad Allah vi sono gli angeli, spiriti creati da lui e asessuati.
I più importanti sono Jabra’ (Gabriele), dal quale Maometto ricevette la rivelazione, Mikal (Michele), guida degli uomini, Israfil (Raffaele), che suonerà le trombe della Resurrezione, e Izra’il, l’angelo della morte.
Per aiutare gli uomini sviati da Satana Allah ha mandato 124.000 profeti, di questi 28 vengono nominati nel Corano: il primo è Adamo, seguito poi da Abramo, amico di Dio, Mosè e Gesù, a cui è attribuito il titolo dial-masih, il messia, e gode di particolare riconoscimento, anche se non si ammette la morte in croce e si crede che sia stato assunto in cielo e un sosia sia stato crocifisso e sia morto. L’ultimo è Maometto, chiamato «il sigillo dei profeti».
L’Islam ha come precetti fondamentali i «cinque pilastri» :
- credere nella professione di fede (shahada), riassunta nella formula coranica: «Non esiste altro Dio all’infuori di Allah e Maometto è il suo profeta»;
- la preghiera rituale (salat), prevista cinque volte al giorno con il viso rivolto alla Mecca;
- la carità o elemosina legale (zakat), che aveva valore di purificazione religiosa (e non esentava il credente dall’elemosina individuale);
- il digiuno dall’alba al tramonto nel mese di ramadan;
- il pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita.